Conto corrente e conto deposito: quali sono le differenze e quale scegliere?

Conto corrente e conto deposito sono due strumenti finanziari offerti da tutte le banche, ma è importante non confonderli, poiché hanno caratteristiche e finalità distinte che li rendono più complementari che alternativi.

L’apertura di un conto corrente è una decisione separata rispetto all’apertura di un conto deposito. Infatti, il conto deposito richiede un conto corrente di appoggio per gestire prelievi e depositi.

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Fatte queste necessarie premesse, può essere opportuno conoscere più da vicino questi prodotti, illustrandone le principali caratteristiche.

Cos’è un conto corrente?

Il conto corrente è uno strumento per la gestione del denaro che il titolare utilizza per effettuare un numero più o meno elevato di transazioni finanziarie. La tipologia più comune è ormai il conto online, gestibile tramite smartphone o PC. Il conto corrente è utilizzabile per spese ricorrenti, periodiche e sporadiche.

Con l’ausilio di carte di credito e debito collegate, è possibile effettuare pagamenti sia nei negozi fisici che online e prelevare denaro contante. Il conto corrente è anche utilizzato per domiciliare le utenze domestiche (come luce, gas, acqua e telefono) e per l’addebito di bollettini postali, CBILL, MAV e modelli F24. Inoltre, consente di effettuare e ricevere bonifici, disporre pagamenti periodici e accrediti, come stipendio o pensione.

I conti correnti offrono la possibilità di richiedere un fido bancario, permettendo un saldo negativo entro certi limiti. Tuttavia, è importante notare che i conti correnti generalmente non prevedono interessi attivi significativi.

Scegliere di aprire un conto corrente online è semplice e veloce: la sua apertura può essere effettuata in pochi minuti da qualsiasi luogo con una connessione Internet, utilizzando un PC o uno smartphone.

Cos’è un conto deposito?

Il conto deposito è uno strumento finanziario profondamente diverso dal conto corrente. La sua operatività è molto limitata dato che le uniche operazioni possibili sono i depositi e i prelievi. Per effettuare depositi e prelievi è necessaria, comunque, la presenza di un conto corrente d’appoggio.

Il conto deposito può essere considerato uno strumento di risparmio più che di servizio. La sua caratteristica distintiva è il tasso di interesse attivo, che può variare a seconda del prodotto e lo rende una potenziale forma di investimento, adatta a essere inclusa in un portafoglio diversificato. A differenza del conto corrente, il conto deposito non offre la possibilità di richiedere un fido bancario.

Esistono due principali tipologie di conti deposito: liberi e vincolati. Nei conti liberi, è possibile effettuare prelievi e versamenti in qualsiasi momento, offrendo maggiore flessibilità. Nei conti vincolati, invece, le somme depositate non possono essere movimentate per un periodo di tempo prestabilito, che può variare da 3 a 36 mesi o più. Sebbene meno flessibili, i conti vincolati tendono a offrire rendimenti leggermente superiori rispetto ai conti liberi.

Scegliere un conto corrente o un conto deposito?

Come evidenziato nelle descrizioni precedenti, il conto corrente e il conto deposito hanno caratteristiche e finalità distinte, rendendo la scelta tra i due più una questione di complementarità che di esclusività.

Anche se fosse possibile aprire un conto deposito senza possedere un conto corrente, è importante considerare che quest’ultimo è essenziale per effettuare operazioni quotidiane come l’addebito delle utenze domestiche e gli acquisti nei negozi fisici o online tramite carte di credito o debito. Il conto deposito, invece, è progettato principalmente per il risparmio e l’accumulo di interessi, piuttosto che per la gestione delle transazioni finanziarie giornaliere.

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