Prelievo bancomat: non raggiungere questa cifra, scattano controlli

A proposito di prelievo al bancomat, presta attenzione ad un aspetto non di poco conto: scattano i controlli se superi questa cifra.

Allo stato attuale delle cose è del tutto inevitabile che i pagamenti si stiano spostando sempre di più dal cartaceo al digitale. Dopo una certa resistenza iniziale, per così dire, i nuovi metodi di pagamento hanno fatto breccia nel cuore delle persone ma ancor di più nelle loro abitudini. E questo riguarda certamente i pagamenti di importi elevati (in tal senso il tetto al contante gioca un ruolo centrale) ma anche la sicurezza e la comodità. Non sempre, infatti, è sicuro e prudente girare con delle banconote in tasca, dal momento che si rischia anche la propria vita in determinate contesti difficili.

Prelievo bancomat
Prelievo al bancomat, attenzione a questa cifra: se la superi arrivano i controlli (Agora24.it)

Nonostante quanto detto fino a questo momento, va tenuto in considerazione che i contanti sono ancora oggi una realtà. E conservano, ovviamente, la loro utilità. E’ sempre meglio, in tal senso, averli sempre con sé, anche in piccole cifre, in caso di necessità. Sono situazioni da mettere sempre in conto nella vita. Per farlo, però, dal momento che anche gli stipendi ormai arrivano sempre direttamente sul proprio conto, bisogna andare a prelevare al bancomat. In tal senso, fai attenzione se superi una determinata cifra dal momento che scattano i controlli.

Prelievo al bancomat: quale cifra fa scattare i controlli

Essendo un tema tanto importante quello della lotta non tanto al contante, quanto all’evasione che si associa ad esso, non essendo pagamenti tracciabili, la legge pone dei paletti precisi. Che vanno assolutamente considerati. Andiamo a vedere in tal senso cosa prevede in materia. Attualmente, infatti, la soglia superata la quale scattano i controlli è fissata al prelievo di 10mila euro in un mese.

Controlli per prelievo al bancomat
Prelievo superiore alla soglia fissata: scattano i controlli (Agora24.it)

La banca, infatti, da un lato potrebbe chiederti le motivazioni di un prelievo così massiccio, e dall’altro deve procedere ad informare l’autorità. L’ente di riferimento, in tal senso, è l’UIF, l’Unità di Informazioni Finanziarie istituita presso la Banca d’Italia. Deve, infatti, essere informato di questa operazione (trattandosi di una soglia mensile, dilazionare i prelievi non è una soluzione) e val0utare poi se procedere con degli accertamenti. Il timore, infatti, del riciclaggio potrebbe spingere l’autorità a procedere con dei controlli. A proposito di bancomat, ecco quali oggetti lo smagnetizzano.

Prelievo al bancomat: su cosa si concentrano i controlli

La banca, segnalando l’azione all’UIF, accende una spia. Gli accertamenti riguarderanno la situazione patrimoniale e le motivazioni dietro questo prelievo pari o superiore a 10mila euro. Ovviamente, nel momento in cui emerge che si tratta di risparmi leciti, non ci sono rischi da mettere in conto. In caso contrario, le conseguenze potrebbero essere importanti.

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