Pessime notizie sul fronte dell’Assegno di Inclusione: cambia tutto. C’è solo un modo per salvarsi. Vediamo cosa bisogna fare.
Stop Assegno di Inclusione a partire de settembre! La notizia sta già facendo gelare il sangue nelle vene a migliaia di famiglie che non hanno altra fonte di sostentamento al di fuori di questo sussidio. La comunicazione è stata confermata: gran parte dei percettori, a partire da settembre non riceveranno più nulla.
Ricordiamo che l’Assegno di Inclusione si rivolge solo a nuclei familiari con Isee non superiore a 9360 euro e reddito pari o inferiore a 6000 euro all’anno. Non solo. Ne hanno diritto solo le famiglie al cui interno ci sia almeno un soggetto “non occupabile”: un minorenne, un disabile con invalidità pari o superiore al 74% o una persona che ha già compiuto 60 anni.
Il sussidio consiste in un aiuto di 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per chi vive in affitto. Può essere erogato per 18 mesi e, dopo uno stop di un mese, può essere prorogato per altre 12 mensilità. Molti non lo sapevano ma ora, a causa di un piccolo dettaglio, rischiano di perdere tutto.
Brutti tempi per molti percettori dell’Assegno di Inclusione. Molte famiglie, infatti, a partire da settembre, non riceveranno più nessun aiuto. Un modo per salvarsi comunque c’è. Vediamo che cosa bisogna fare per non perdere il beneficio.
Come anticipato, il requisito fondamentale per avere diritto all’Assegno di Inclusione – così come a molti altri aiuti di Stato – è l’Isee che, nel caso specifico, non deve superare i 9360 euro. L’Isee ordinario, però, si riferisce alla situazione di due anni prima. Pertanto chi ha fatto domanda nel 2024 ha dovuto presentare l’Isee relativo al 2022.
Il problema è che in due anni la situazione economica di una famiglia può cambiare completamente in quanto in due anni si può perdere il lavoro, si può finire sul lastrico per un milione di motivi. Pertanto molte famiglie a gennaio si sono viste rifiutare la domanda da parte dell’Inps.
Per ottenere l’Assegno di Inclusione, quindi, molti sono ricorsi all’Isee corrente: un Isee che si riferisce alla situazione attuale e non a quella di due anni prima. In questo modo sono riusciti ad ottenere l’aiuto. Ma ora sorge un altro problema: l’Isee corrente ha una validità molto limitata, dura appena 6 mesi.
Pertanto chi ha ottenuto l’ADI a Marzo attraverso l’Isee corrente, rischia di perderlo a settembre perché a settembre saranno trascorsi 6 mesi e l’Isee corrente non avrà più alcuna validità. Cosa si può fare a questo punto? L’unica soluzione possibile sta nel rinnovare per altri sei mesi l’Isee corrente in modo da non perdere l’Assegno di Inclusione. Tra sei mesi, tuttavia, ci si ritroverà nella stessa situazione.
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