L’INPS ha comunicato le date dei pagamenti relativi all’erogazione dell’assegno unico di settembre: date e novità.
Dal 1 marzo 2022 le famiglie con figli a carico possono contare su una misura economica di notevole importanza: l’Assegno Unico. Introdotto con la Legge Delega 46/2021 è destinato a tutte le famiglie a partire dal settimo mese di gravidanza fino al complimento del 21esimo anno di età di ciascun figlio che risulti fiscalmente a carico.
Il contributo, erogato mensilmente, non presenta limiti di età nel caso in cui il figlio a carico sia affetto da disabilità. Questa misura ha assimilato numerose forme di assistenza precedentemente destinate alle famiglie, come il bonus bebè o gli assegni familiari, così come le detrazioni per figli a carico.
A differenza degli aiuti che lo hanno preceduto, l’Assegno Unico rappresenta un sostegno ancora più consistente, considerando la durata della sua erogazione. Il calcolo dell’Assegno Unico si basa sull’ISEE che andrà aggiornato ogni anno entro il mese di marzo. Senza tale comunicazione, infatti, l’INPS erogherà solo il minimo stabilito, fissato a euro 57.
A partire da luglio 2024 i pagamenti dell’Assegno Unico saranno distribuiti su tre giorni ogni mese, per quanto riguarda settembre il pagamento sarà erogato il 17, 18 e 19 settembre. Tuttavia, è necessario ricordare che le date scelte dall’INPS potrebbero subire delle variazioni di 1-2 giorni a causa di motivi tecnici.
Per quanto riguarda le novità di settembre 2024 riguardano sopratutto le famiglie vedovili, questi nuclei hanno diritto a una maggiorazione dell’Assegno Unico e l’INPS ha introdotto nuove funzionalità per gestire e applicare tali incrementi. I genitori vedovi dovranno integrare nella domanda il codice fiscale del genitore deceduto per poter ottenere la maggiorazione.
Questa operazione può essere effettuata online, accedendo alla sezione “Consulta e gestisci le domande già presentate” sul sito dell’INPS, dove sarà possibile modificare i dati inseriti e aggiungere le informazioni richieste.
Come abbiamo visto, l’importo dell’Assegno Unico varia in base alla situazione economica attestata tramite l’ISEE. Per esempio per chi ha un’ISEE fino a 15.000 euro, l’importo massimo per ogni figlio minore è di 189,20 euro al mese.
Questo importo diminuisce progressivamente con l’aumentare dell’ISEE, fino ad arrivare a 54,10 euro al mese per chi ha un ISEE superiore a 40.000 euro o per chi non presenta l’ISEE.
Gli importi possono subire maggiorazioni sulla base delle caratteristiche della singola famiglia, ad esempio per ogni figlio successivo al secondo, viene aggiunta una maggiorazione che varia da 94,60 euro (ISEE fino a 15.000 euro) a 15,90 euro (ISEE sopra 40.000 euro).
O ancora, le famiglie con figli disabili hanno diritto a un contributo extra: che varia in base al grado di disabilità: si va da 105,90 euro per una disabilità grave a 21,20 euro per una disabilità media o lieve.
Insomma, questa misura dimostra di essere una misura economica flessibile e inclusiva, pensata per adattarsi alle diverse esigenze delle famiglie italiane.
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