Caffè al bar, una sorpresa per molti consumatori. La novità che riguarda il rito quotidiano di milioni di italiani.
Il caffè al bar non solo è una bevanda apprezzata e bevuta da milioni di consumatori in tutta la penisola. È un rito, un’abitudine quotidiana che segna l’inizio del attività per alcuni, una pausa ristoratrice per altri, un momento di convivialità per altri ancora.
Ognuno ha i suoi motivi per un caffè così come ha il suo modo per gustarlo: dolce, amaro, macchiato, lungo, ristretto. Le variazioni sono infinite come lo sono i gusti e le preferenze degli appassionati di questa bevanda entrata di fatto nella tradizione e nel costume degli italiani. Basta pensare al cinema e alle volte che abbiamo visto i nostri attori e attrici preferite gustare un caffè, in un bar seduti o al banco.
Questa abitudine sta per ricevere un duro colpo, il prezzo della tazzina infatti appare destinato ad aumentare nelle prossime settimane. Un allarme arriva dai produttori, secondo i quali la qualità robusta, molto diffusa negli esercizi, ha subito un rialzo del costo pari al 68% rispetto all’agosto del 2023.
Questo significa una crescita dei listini dei bar, dove l’espresso bevuto crea un giro di affari pari a circa 7 miliardi di euro all’anno. Ma i rincari spingono la tazzina verso il tetto dei 2 euro, un triste traguardo che potrebbe giungere nei prossimi mesi, qualora l’andamento dei costi della materia prima dovesse continuare a crescere con questo ritmo.
Come accennato, il prezzo delle quotazioni della varietà robusta ha toccato il picco dei 4.600 euro alla tonnellata. In dodici mesi, il costo di una libbra di caffè varietà robusta è passato da 137 centesimi nell’agosto 2023 ai 247 euro attuali. Questa crescita si rispecchia in un aumento della tazzina al bar, dove in alcune città il prezzo ha già raggiunto 1,50 euro. Rispetto al 2021, il costo del caffè al bar è salito del 15% rispetto al 2021 quando aveva un prezzo medio di 1,05 euro.
La città dove la tazzina costa di più è Bolzano, ad aprile in media 1,38 euro, seguita da Trento. Catanzaro invece è la città dove costa meno, con una media di 0,99 centesimi seguita da Napoli con 1,05 euro. Inevitabilmente i rincari della materia prima potrebbero avere delle ripercussioni ulteriori per i consumatori al bar con effetti su questa popolare abitudine.
Ma quali sono i motivi dei rincari? Sicuramente la crescita dei prezzi della materia prima sui mercati internazionali che coinvolge i produttori locali, a partire dai paesi consumatori come l’Italia. I cambiamenti climatici con la riduzione dei terreni produttivi e le tensioni internazionali sui traffici marittimi, in particolare nel Medio Oriente hanno effetti su tutta la filiera, dalla produzione, ai trasporti e infine al consumo.
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