Parte la scuola e le spese per le famiglie non sono poche, ma esiste un bonus libri da sfruttare. Di seguito le informazioni utili.
I giorni delle vacanze per milioni di studenti stanno per concludersi. A breve con un calendario scaglionato a seconda delle Regioni italiane, tutti gli istituti di istruzione riprenderanno le lezioni per il prossimo anno scolastico. Inizia così un periodo di periodo di grande fervore per le famiglie con emozioni e gioia, ma anche con preoccupazione e ansia.
Infatti la ripresa delle attività didattiche comporta sempre delle spese notevoli delle famiglie, uscite che incidono pesantemente sul bilancio familiare. Basta riportare un dato per farsi un’idea dell’impegno economico di una famiglia in questo periodo. Secondo il Codacons tra materiale di cancelleria, zaini, dizionari e testi l’esborso raggiunge anche i 1.300 euro a studente.
Bonus libri, i dettagli della misura
Tra le spese da affrontare un capitolo particolare è quello dei testi di libro che per le scuole secondarie di primo (le medie) e di secondo (le superiori) grado sono costosi e di solito numerosi. Proprio la necessità di contenere i costi spiega il fiorente mercato dei libri scolastici usati al via in questi giorni.
Ma un’altra occasione di risparmio per le famiglie è offerta dai bonus libri, contributi attivi in diverse Regioni italiane (presenti anche in alcuni Comuni) destinate alle spese per il materiale didattico. La possibilità di richiedere questo bonus è aperta a tutti gli iscritti alle scuole secondario di primo e di secondo grado in possesso di particolari requisiti ISEE. A questo proposito va ribadito che modalità di richiesta e requisiti per le domande variano di regione in regione.
Ragion per cui occorre prestare attenzione alle indicazioni fornite a livello locale dagli uffici responsabili e reperibili sui siti ufficiali delle amministrazioni comunali e regionali, a seconda dei casi. Tra le aree dove quest’anno sarà possibile richiedere questo bonus ricordiamo il Lazio, la Campania, l’Abruzzo, il Veneto, la Toscana, la Sicilia, la Sardegna, la Puglia, il Piemonte e la Lombardia.
I contributi sono attivi per gli studenti delle scuole pubbliche, di quelle paritarie e degli istituti formativi accreditati nella Regione. Come accennato, tra i requisiti vi è quello ISEE che favorisce le famiglie con indicatore economico più basso. A esempio il Lazio ha fissato la soglia ISEE a 15.493,71 euro, mentre la Puglia a 10.693,094 euro incrementati fino a 14mila per i nuclei familiari con tre o più figli.
In Veneto invece il contributo varia a seconda dell’ISEE dichiarato. Così è di 200 euro per gli indicatori fino a 10.632,94 euro e cala per i valori più alti. Infine per quanto riguarda le date di scadenza di presentazione, occorre far riferimento ai bandi locali. In Campania, le domande sono partite dal 4 agosto con scadenza al 18 settembre.