L’aspirapolvere è diventata una le presenze essenziali all’interno delle case delle famiglie italiane. Il prezioso elettrodomestico viene utilizzato quotidianamente e molto più spesso durante gli ultimi anni rispetto a quanto lo fosse in passato e con l’aumento del sull’utilizzo anche il consumo di energia elettrica domestica, ovviamente, aumenta.
L’aspirapolvere ha una potenza che varia tra i 1000 e i 2000 watt ad utilizzo e il costo che si va a riversare sulle bollette ha un impatto consistente.
Per ridurre il costo delle bollette dovuto all’aspirapolvere si può prestare attenzione ad alcuni accorgimenti, senza dover rinunciare alla nostra routine di igiene. Vediamo nel dettaglio come garantire un consumo di energia minore e non troppo elevato.
Innanzitutto, se dobbiamo comprare un aspirapolvere ex novo, è bene prediligere modelli appartenenti alle classi energetiche più alte (A+++, A++, A+), che garantiscono efficienza e minor dispendio di elettricità.
Optiamo poi per aspirapolveri senza sacco, che non necessitano di filtri aggiuntivi e consumano mediamente di meno. Anche scegliere modelli senza spazzole, come quelli a lama d’aria, può aiutare ad abbattere i costi di esercizio.
Anche riuscire a programmare le sessioni di pulizia in modo strategico. Ad esempio, sfruttiamo le ore serali o i weekend, quando le tariffe energetiche sono più convenienti. Evitiamo di accendere l’aspirapolvere durante le fasce orarie di punta.
Inoltre, è bene concentrare le pulizie in determinati giorni, in modo da utilizzare l’elettrodomestico per periodi prolungati ma ridotti, limitando il numero di accensioni. Ad esempio, possiamo aspirare tutta la casa in un’unica sessione intensive il sabato, anziché ogni giorno per pochi minuti.
La maggior parte degli aspirapolvere ha diversi livelli di potenza tra cui scegliere. Quando dobbiamo pulire tappeti o moquette, oppure rimuovere sporco ostinato, le modalità turbo o boost sono necessarie.
Per la normale manutenzione quotidiana su pavimenti non particolarmente sporchi, invece, possiamo selezionare livelli di potenza più bassi, attorno alla metà o ai 2/3 della potenza massima. Ciò ridurrà sensibilmente il consumo di elettricità.
Spegnere e riaccendere l’aspirapolvere più volte durante la pulizia della casa fa aumentare i consumi. Infatti la fase di avvio assorbe molta più energia rispetto al mantenimento del funzionamento.
Meglio quindi tenere l’apparecchio acceso finché non abbiamo completato le pulizie, muovendosi per le varie stanze senza interrompere il flusso di corrente. In questo modo otterremo un bel risparmio energetico.
Molti aspirapolvere moderni hanno un pulsante per attivare la modalità turbo, che incrementa la potenza di aspirazione per pulire a fondo tappeti e moquette.
Questa funzione va, però, ad aumentare notevolmente il consumo di elettricità.
Il consiglio è di utilizzare la modalità turbo solo quando effettivamente necessario, e di default mantenere spento questo pulsante “nascosto”.
Un piccolo accorgimento che può però fare una grande differenza sul risparmio energetico.
Ci sono poi altri piccoli trucchi che possono dare il loro contributo al risparmio. Ad esempio, staccare il tubo flessibile quando utilizziamo l’aspirapolvere solo come scopa. Oppure, se il modello lo prevede, rimuovere le spazzole per le superfici dure.
Una soluzione interessante per limitare gli sprechi energetici sono gli aspirapolvere senza fili o a batteria ricaricabile. Questi hanno motori con potenza limitata e tempi di utilizzo ridotti, il che significa minor consumo di elettricità.
Inoltre, essendo privi di cavo, non restano mai in stand-by. Andranno caricati quando scarichi, per poi essere staccati dalla presa. Il risparmio può arrivare fino al 40% rispetto ad un modello tradizionale sempre collegato alla rete elettrica.
L’aspirapolvere rimane un elettrodomestico dal elevato impatto energetico.
Ma con alcuni semplici accorgimenti è possibile ridurne i consumi e spending review della bolletta, senza rinunciare alla sua utilità nelle pulizie domestiche.
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