Il problema dell’inquinamento atmosferico è qualcosa che sta peggiorando in maniera repentina e, pertanto, preoccupa la comunità globale ma, scendendo nel dettaglio, affligge molte città italiane. Le auto a diesel sono quelle già penalizzate e che subiranno ulteriori restrizioni.
Le città che preoccupano di più sono collocate Al Nord e in molte zone sono già state decise e attuate manovre che limitano la circolazione delle auto diesel più inquinanti ovvero diesel euro quattro ed Euro 5. Si tratta di misure innovative che segnano un percorso volto a preservare l’ambiente e a limitare le emissioni nocive che provengono in particolar modo dalle auto alimentate a diesel. Scopriamo insieme cosa cambia e quali saranno le zone interessate da queste limitazioni e quali sono le azioni intraprese per andare incontro a una mobilità più sostenibile.
Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna hanno annunciato piani per limitare la circolazione dei diesel Euro 4 e Euro 5, responsabili di gran parte delle emissioni di particolato nelle aree urbane. I divieti, temporanei, saranno operativi nei mesi invernali critici per l’inquinamento atmosferico.
In Piemonte, lo stop ai diesel Euro 3 e Euro 4 sarà attivo dal 15 settembre 2023 al 15 aprile 2024 nei giorni feriali. In Lombardia, limitazioni permanenti per Euro 0-3 e temporanee per Euro 4. Stesse misure in Veneto, dove però i diesel Euro 4 saranno fermati anche con semplice allerta verde per lo smog. Analoga la situazione in Emilia Romagna.
Queste restrizioni al traffico rientrano in piani regionali per migliorare la qualità dell’aria e dimostrano la crescente sensibilità delle istituzioni locali verso forme di mobilità più eco-sostenibili.
Le limitazioni odierne rappresentano il preludio di uno stop graduale ai motori diesel previsto nel prossimo futuro. Già oggi molte città europee hanno bandito completamente questa tipologia di propulsione dai propri centri urbani.
L’industria automobilistica italiana si sta adeguando proponendo un numero crescente di modelli ibridi ed elettrici. Per gli automobilisti diesel è arrivato il momento di valutare un passaggio ad alimentazioni meno inquinanti, sposando una mobilità rispettosa di ambiente e salute
Per chi possiede un diesel Euro 4 o Euro 5 ci sono valide alternative ecologiche: auto elettriche, vetture ibride o alimentate a metano o GPL. Le auto elettriche garantiscono zero emissioni e molti brand propongono modelli dall’autonomia sempre maggiore.
Una valida via di mezzo è l’ibrido, che abbina motore termico ed elettrico. Il metano consente risparmio ed emissioni ridotte. Cresce anche l’offerta di mezzi alimentati a GPL, particolarmente diffuso al Sud.
Per agevolare il rinnovo del parco auto circolante, sono disponibili incentivi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Nel 2023 sono stanziati 630 milioni di euro per auto non inquinanti.
Gli ecobonus permettono di risparmiare fino a 5.000 euro sull’acquisto di auto elettriche e fino a 4.000 euro per le ibride plug-in. Previsti incentivi anche per Euro 6 benzina e diesel e per i veicoli commerciali.
Le limitazioni alla circolazione dei diesel più vecchi sono un segnale chiaro di cambiamento. Per gli automobilisti è arrivato il momento di abbracciare una mobilità più sostenibile e tecnologicamente avanzata per tutelare la qualità dell’aria e dell’ambiente delle nostre città.
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