Il momento del Napoli e di Rudi Garcia è certamente uno dei più complicati dall’inizio dell’era De Laurentiis. La squadra azzurra sta vivendo un periodo di evidente difficoltà che ha investito ambiente, società e soprattutto la figura dell’allenatore francese. La vittoria però contro l’Atalanta ha segnato un tre punti a favore e regala una sorta di lieve stabilità in più.
I deludenti risultati delle scorse settimane, con il Napoli scivolato al settimo posto in campionato, hanno fatto emergere malumori mai sopiti nei confronti di Garcia. Critiche piovute da più fronti dopo l’amaro pareggio interno contro il Bologna, sintomo di una crisi di gioco e risultati che sembra latente da inizio stagione.
Ieri però la vittoria ha generato un risveglio della squadra che sembra poter perdurare.
A peggiorare il clima già teso per Garcia ci si è messa anche la situazione legata al bomber Osimhen. Lo sfogo social del nigeriano, evidentemente scontento per lo scarso minutaggio concessogli da Garcia nonostante i tanti goal, ha certamente incrinato i rapporti tra attaccante e tecnico. Un ulteriore segnale di malessere nell’ambiente partenopeo.
Di fronte a questo scenario negativo, per il Napoli e Garcia si apre ora una delle settimane più delicate dell’era recente. Quattro partite ravvicinate che potrebbero segnare in maniera definitiva il destino del club e del suo allenatore. Tutto passerà da questo tour de force ad altissima tensione.
Martedì 18 i partenopei ospiteranno il Lecce negli ottavi di Coppa Italia. Superare il turno garantirebbe continuità nella competizione, ma servirà anche per lanciare un segnale di reazione dopo le ultime opache prestazioni.
Il banco di prova più duro però attende il Napoli domenica 23 ottobre, quando gli azzurri faranno visita alla Fiorentina di Italiano al Franchi. Sfidare una Viola in ottima forma lontano dalle mura amiche sarà un autentico esame di maturità per verificare lo stato di salute della truppa Garcia.
Ma è soprattutto la successiva sfida di Champions ad assumere i contorni di spartiacque decisivo. Martedì 25 ottobre al Bernabeu contro il Real Madrid di Ancelotti il Napoli cercherà l’impresa per non dire addio troppo presto alla massima competizione europea.
Fallire entrambi gli obiettivi di passare il turno in Coppa Italia e restare aggrappati al discorso qualificazione in Champions potrebbe risultare letale per Garcia. Poche altre chance resterebbero per risollevare una stagione iniziata nel peggiore dei modi.
Gli addii prima della sosta di due big come Koulibaly e Fabian hanno lasciato strascichi negativi ed evidenziato alcune carenze nella rosa. Ma d’ora in poi il Napoli potrà solo contare sulle proprie forze e sulla guida tecnica di Garcia. Tutto il futuro del club passerà da queste quattro diligenti sfide autunnali.
Di certo l’esperienza e il carisma del tecnico potranno aiutare a rivitalizzare l’ambiente. Serviranno però fatti concreti, a partire dalle prossime gare. Solo con risultati ed entusiasmo ritrovati, Garcia potrà salvaguardare la panchina azzurra e riprendere la marcia verso le posizioni che competono a una società come quella partenopea.
Il countdown è già partito, mancano solo 10 giorni all’inizio di una settimana che deciderà le sorti immediate del Napoli 2022/23. La palla passa al campo e alla capacità di Rudi Garcia di traghettare questo gruppo oltre le attuali complicazioni. La vittoria di ieri e i tre punti conquistati segnano un momento di ripresa.
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