La pericolosità della vespa velutina è oramai cosa nota, ma in Italia tale specie continua a essere presente. Ecco le regioni interessate.
Uomini e animali coesistono insieme sullo stesso pianeta da migliaia di anni. Con alcuni di essi, ad oggi, riusciamo a convivere in armonia; con altre specie, per contro, le cose stanno in maniera completamente diversa. Ogni essere vivente necessita del proprio ecosistema ideale per poter vivere bene. E in ognuno di essi esistono prede e predatori; specie più aggressive e, altre che lo sono di meno. Quando si parla di animali potenzialmente pericolosi nei quali non è poi così difficile imbattersi, ad esempio, il nostro pensiero va subito ad alcuni tipi di insetti. Tra essi vi sono anche le così dette vespe velutine, originarie del sud-est asiatico.
Nel nostro continente, i primi esemplari di tali insetti sono comparsi nel 2005 nel sud della Francia. Da allora, ovviamente, essi si sono sparsi anche nelle zone limitrofe quali Spagna e Portogallo, Belgio, e Italia. Ad oggi, oramai, la velutina si è ufficialmente stabilita nel nostro paese, e non tutti sanno che oltre a costituire un problema per noi esseri umani, lo è anche per le api. Quest’ultima, infatti, è una delle prede principali del tipo di vespe in questione.
La presenza delle velutine in Italia preoccupa tutti i territori, ma uno di essi in particolare, attualmente, sembra che si stia trovando a far fronte a un notevole incremento di tale specie. Di quale regione si tratta? Scopriamolo insieme, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Le vespe velutine, come precedentemente accennato, sono presenti sul territorio italiano da quasi vent’anni. Di recente, però, la regione Liguria sta avendo a che fare con un sostanziale aumento di tale specie, specialmente l’area di Genova e dintorni, così come specificato da Luca Dalpian e Paolo Campocci, rispettivamente presidente e direttore della Coldiretti di Genova.
Roberto Sartori, invece, apicoltore e presidente dell’associazione Agrimercato di Genova, ha specificato che negli ultimi anni il progetto finanziato dall’Unione Europea per contrastare la propagazione delle velutine è stato chiuso. Per questo motivo, ad oggi, tenere sotto controllo il loro incremento è molto più difficile rispetto al passato.
Nel 2019, però, il Ministero delle politiche agricole ha approvato un progetto conosciuto come “L’avanguardia tecnologica difende le api dalla vespa velutina“. Da quel momento, diverse associazioni liguri e non solo hanno unito le loro forze per cercare di debellare il problema alla radice, ma sia Sartori sia Dalpian e Campocci hanno affermato che purtroppo, attualmente, nella zona di Genova e dintorni è molto difficile trovare qualcuno che sappia come avere a che fare con questo tipo di vespa e che, inoltre, sia in grado di rimuoverne i nidi.
Le vespe velutine non rappresentano un pericolo solamente per le api, ma anche per noi esseri umani. Tale vespa, infatti, è molto aggressiva, e sui soggetti allergici è in grado di provocare uno shock anafilattico solamente con un’unica puntura.
Anche coloro i quali non sono allergici e godono di buona costituzione possono subire delle conseguenze legate alle punture delle velutine. In questo caso, basterebbero solo tre o quattro punture.
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