Se il tuo ISEE presenta omissioni o difformità, inizierai a ricevere solo l’importo minimo dell’Assegno Unico: ecco come rimediare
Saprai già quant’è importante tenere in ordine tutti i documenti fiscali ed ottemperare a tutti gli obblighi di legge. Una particolare attenzione va prestata a queste noiose scartoffie se sei beneficiario di sostegni economici: basta una dichiarazione fuori posto o con un giorno di ritardo per rischiare tagli consistenti!
Per non parlare delle leggi che cambiano continuamente, a cui si fa fatica a stare dietro, e che possono spesso far sorgere numerosi dubbi. Se sei beneficiario dell’assegno unico, ad esempio, è importante trovare qualche minuto da dedicare al tuo ISEE, perché a partire da Settembre ci saranno delle novità.
Un piccolo errore adesso può costarti caro
Se sei beneficiario dell’assegno unico e l’ISEE presenta qualche discrepanza o omissione, da Settembre ti ritroverai a ricevere solo l’importo minimo del beneficio: anche un piccolo errore può fare la differenza.
Se pensavi che l’ISEE fosse solo un numero su un pezzo di carta, pensaci bene! Finora, anche se questo numero presentava delle piccole omissioni o difformità, l’INPS era piuttosto generoso: ti erogava un assegno unico e universale basato su un importo teorico. Avresti poi avuto tutto il tempo (fino alla fine dell’anno, per essere precisi) per mettere a posto le cose.
Con il messaggio 2856/2023 del 1° Agosto, l’INPS ha annunciato un cambio di strategia. Se il tuo ISEE non è perfetto, ti troverai con solo l’importo minimo. A scanso di equivoci, sarai avvisato con un SMS, una email o una PEC e potrai mettere mano al problema, avendo tempo fino al 31 dicembre dello stesso anno per sistemare tutto e ottenere ciò che ti spetta veramente.
Come fare per correggere l’ISEE
Se hai bisogno di correggere possibili omissioni o difformità sul tuo ISEE, ecco le modalità con cui puoi farlo:
- Presenta una DSU impeccabile: Puoi presentare una nuova dichiarazione sostitutiva unica (DSU) che non ha errori.
- Chiedi al CAF di intervenire: Se pensi che l’errore sia stato commesso dal CAF, puoi chiedere loro di rettificare la DSU.
- Porta la cavalleria (ovvero, i documenti) all’INPS: Se sei sicuro che il tuo ISEE è giusto, armati di documenti e presenta tutto alla sede INPS competente.
Ed eccoti anche alcuni esempi di documenti di cui potresti avere bisogno:
- Estratti conto che testimoniano la veridicità dei saldi menzionati nella DSU;
- Denunce che rivelano l’apertura di un conto senza il tuo permesso (ma chi oserebbe?!);
- Documenti che mostrano la chiusura di conti o la vendita di titoli negli anni passati;
- Conferme che un errore dell’intermediario finanziario ha creato caos nel tuo rapporto finanziario.
Per il reddito, potresti necessitare di una certificazione dell’Agenzia delle Entrate che dimostri la correttezza delle informazioni fornite. In sintesi, occhio all’ISEE!