Non tutte sono uguali, ma possono essere individuate. Ecco il trucco per trovare l’acqua di ottima qualità al supermercato
L’acqua è considerato il bene più prezioso per gli esseri umani e molte volte ci si rende conto di quanto questa sia fondamentale per la nostra sopravvivenza.
È molto facile reperirla, grazie alla sua presenza in negozi e centri commerciali, ma non tutte sono uguali e hanno la stessa qualità. In questo articolo, infatti, vogliamo mostrarti un trucco che ti permetterà di riconoscere l’acqua di ottima qualità al supermercato. Ecco come fare.
L’acqua minerale che acquistiamo al supermercato viene prelevata da falde sotterranee o sorgenti naturali in cui vengono soddisfatte caratteristiche ideali per la nostra alimentazione. Non tutte le tipologie di acqua hanno composizioni identiche e quindi esistono differenti “prodotti” che si distinguono in base alle proprietà e alle caratteristiche nutrizionali, come ad esempio i sali minerali. Dunque, per riconoscere l’acqua di ottima qualità al supermercato è necessario saper distinguere le caratteristiche del prodotto.
Ma come fare? La cosa più importante in questi casi è saper leggere l’etichetta sulla bottiglia. Questa rappresenta una vera e propria guida che ci permette di scegliere l’acqua più vicina alle nostre esigenze. Il consiglio è sempre quello di partire dal residuo fisso, ovvero la quantità di minerali che restano depositati a seguito dell’evaporazione di 1 litro di acqua a 180°.
Non esiste un valore univoco che ci permette di stabilire quale sia la quantità migliore di residuo fisso, in quanto è strettamente correlato con le proprie necessità. Ad esempio, le acque minimamente mineralizzate o quelle oligominerali hanno i valori più bassi di residuo fisso, mentre le fortemente minerali possono avere anche fino a 1500mg/l di residuo fisso, in quanto molto ricche di sali.
Come si può capire, quindi, per individuare le migliori acque bisogna prima stabilire le proprie esigenze. Nello specifico, le donne in gravidanza avranno bisogno di un maggior apporto di acqua. Quando sono in gravidanza, infatti, le donne devono aumentare di circa 300ml la quantità di acqua assunta, mentre di 700ml durante il periodo di allattamento. I neonati che hanno bisogno di acqua per il latte in polvere hanno bisogno di acque minimamente mineralizzate, ovvero con un residuo fisso inferiore ai 50milligrammi al litro. Se hai necessità sportive, invece, è preferibile scegliere le acque mediamente minerali o quelle sodiche.
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