Approvata la nuova legge per aiutare chi ha accumulato troppi debiti. Vediamo insieme chi potrà beneficiarne.
Nuova legge sul sovraindebitamento. Un grosso aiuto per tutti coloro che non riescono più a saldare i propri debiti. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Contrarre debiti attualmente è più semplice di quanto si possa immaginare. I rialzi sui prodotti di prima necessità, le bollette alle stelle e le rate del mutuo sempre più alte: milioni di cittadini si indebitano ogni giorno. E avere debiti può portare dritti verso il pignoramento del conto corrente, dello stipendio o della pensione o, addirittura, al pignoramento della casa.
Il Governo, di recente, ha introdotto due importanti novità in materia di pignoramento proprio per velocizzare il recupero dei crediti. Da ora in avanti, infatti, l’Agenzia delle Entrate potrà pignorare il conto corrente automaticamente senza chiedere l’autorizzazione di un giudice. Non solo: il Governo Meloni ha stabilito anche che non ci sono più limiti alla pignorabilità dello stipendio. Da oggi lo stipendio potrà essere pignorato per intero. D’altro canto però è stata introdotta anche una nuova legge per aiutare chi davvero non ce la fa con le sue sole risorse.
Debiti: ecco cosa cambia
Via libera alla riforma della legge sul sovraindebitamento. Le legge esiste dal 2022 ma il Governo Meloni ha deciso di introdurre modifiche per aiutare non solo le imprese e i liberi professionisti ma anche i comuni cittadini che, per un motivo o per l’altro, hanno accumulato troppi debiti.
La legge sul sovraindebitamento vuole essere un aiuto per tutti coloro che non riescono più a pagare i debiti contratti nel tempo, compresi anche i mutui. Possono beneficiare di questa legge i piccoli imprenditori che non rischiano il fallimento, le società di persone, i comuni cittadini e anche i parenti conviventi di un soggetto sovraindebitato.
La legge prevede che la procedura segua questi passaggi:
- Il debitore deve presentare domanda di esdebitazione al giudice del tribunale civile competente per territorio;
- se la richiesta del debitore viene accolta, la Segreteria del Tribunale trasmetterà un preventivo dei costi della procedura, comprensivo del compenso del gestore della crisi il quale dovrà valutare la situazione di sovraindebitamento;
- a questo punto il gestore dovrà formulare un piano di soluzione della crisi e dovrà poi trasmetterlo al giudice il quale dovrà decidere se approvarlo o rigettato. Se il giudice lo approverà, il soggetto indebitato potrà pagare i suoi debiti in modo agevolato secondo i tempi e i modi stabiliti dal piano di soluzione della crisi.
Nel caso in cui il debitore non possedesse nulla e non potesse in nessun modo garantire ai creditori disponibilità economica per ripagare i debiti, la procedura della nuova legge sul sovraindebitamento permette di arrivare ad una liberazione condizionata dai debiti pregressi.