I giovani che non studiano e non lavorano possono inoltrare domanda di accesso agli incentivi per le assunzioni under 30. Scopriamo di più.
Il Bonus NEET si rivolge ai giovani in cerca di un’occupazione. Le domande potranno essere inoltrate a breve, meglio non farsi trovare impreparati.
Il Governo Meloni ha un obiettivo, diminuire la disoccupazione specialmente quella giovanile. Con il Decreto Lavoro sono state ideate diverse misure per incentivare l’occupazione e altre sono venute fuori in seguito alla decisione di far scomparire il Reddito di Cittadinanza. Ricordiamo che dal 1° settembre arriverà il Sostegno per la Formazione e il Lavoro a chi ha tra i 18 e i 59 anni e percepisce ad oggi l’RdC. Un aiuto da 350 euro per la partecipazione a corsi di formazione.
Il DL Lavoro, invece, ha previsto incentivi pari al 60% della retribuzione per dodici mesi a chi assume giovani sotto i 30 anni a condizione che non siano inseriti in programmi formativi. Dovranno, invece, essere registrati all’Iniziativa Occupazione Giovani (PON). Un Bonus simile ad agevolazioni precedenti ma che nasconde un’importante novità. Il nuovo sgravio si potrà cumulare con altri esoneri contributivi al 100% non superando un periodo massimo di 36 mesi nonché con altri incentivi concessi dallo Stato.
Bonus NEET, come funziona e chi coinvolge
L’incentivo si rivolge ai datori di lavoro che assumono giovani sotto i 30 anni. Se privati vedranno riconoscersi previa domanda un contributo del 60% per 12 mesi in base allo stipendio mensile lordo imponibile ai fini previdenziali.
L’agevolazione riguarda le nuove assunzioni dal 1° giugno e quelle che verranno effettuate entro il 31 agosto 2023. I giovani assunti dovranno rispettare alcune condizioni.
- Non aver compiuto 30 anni alla data di assunzione,
- non lavorare e non essere inseriti in corsi di studio o formazione,
- essere registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”.
I NEET suggeriti dal Bonus sono, dunque, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano o frequentano corsi e non cerca ufficialmente un impiego. Il Governo vuole incentivare le aziende alla loro assunzione e formazione in modo tale da diminuire la disoccupazione giovanile che in Italia è aumentato del 21,7% mentre il tasso generale di disoccupazione è sceso dello 0,1%. Tra le cause del problema – perché di questo si tratta – la crisi economica e finanziaria, la scarsa qualità dell’istruzione, i salari bassi, la legislazione riguardante il mercato del lavoro e l’inadeguatezza dei canali di supporto per la ricerca di un’occupazione,
Il Governo sta cercando di risolvere alcune difficoltà per invertire la rotta, a breve vedremo i risultati.