È stato lanciato l’allarme sulla Carta acquisti: in molti dovranno restituire i soldi ricevuti. Vediamo cosa sta succedendo.
Lo Stato dà e lo Stato toglie. O meglio: chiede indietro. E così, a breve, molti dovranno restituire i soldi avuti con la Carta acquisti. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Neanche in tempo a riceverla che già bisogna preoccuparsi di restituire tutto. E forse anche di più. È ciò che sta accadendo con la Carta acquisti, il bonus una tantum di 382,50 euro erogato a nuclei familiari in possesso di determinati requisiti. Le distribuzioni dei sussidi sono iniziate lo scorso 18 luglio quando i Comuni hanno iniziato a contattare via SMS gli aventi diritto. Questi si sono poi dovuti recare in un ufficio postale per ritirare la social card e il relativo codice Pin.
La carta acquisti, infatti, funziona come una normalissima carta prepagata su cui lo Stato ha caricato 382,50 euro. Può essere utilizzata fino al 31 dicembre ma, affinché non venga annullata, il primo acquisto deve essere fatto entro il 15 settembre. I beneficiari possono utilizzare la carta acquisti solo per comprare generi alimentari: no ad abbigliamento e accessori, no a tabacco o bevande alcoliche, no a medicinali o bollette delle utenze domestiche. Purtroppo negli ultimi giorni sono emerse irregolarità e molti dovranno restituire quanto ricevuto.
Ecco chi dovrà restituire la carta acquisti
Come già funziona per altri bonus, per ottenere la carta acquisti non era necessario fare richiesta ma bastava avere un Isee in corso di validità. A quel punto l’Inps, dopo aver fatto le opportune verifiche, ha comunicato le liste degli aventi diritto ai Comuni i quali, a partire dal 18 luglio hanno iniziato a contattare i beneficiari.
Per avere diritto alla carta acquisti, era necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Isee non superiore a 15.000 euro;
- nucleo familiare composto da almeno tre persone tutte iscritte all’anagrafe dei residenti;
- residenza in Italia da almeno 5 anni;
- non essere percettori di nessun sussidio statale come Naspi o Reddito di cittadinanza.
Ed è riguardo a quest’ultimo requisito che è stato commesso un errore clamoroso. Infatti la carta acquisti- da quanto emerso- è stata erogata a migliaia di percettori del Reddito di cittadinanza. La denuncia arriva da Federcontribuenti. Infatti sono stati gli stessi percettori del Reddito a contattare l’associazione per capire cosa fare.
Federcontribuenti raccomanda a tutti i percettori del Reddito di cittadinanza di non attivare nemmeno la carta acquisti perché il rischio è che, tra qualche mese, non appena l’Inps si sarà accorta dell’errore commesso, possa rivolere indietro non solo il 382,50 euro della carta acquisti ma anche tutti i soldi del Reddito di cittadinanza. Dunque, se avete ricevuto questo sussidio per errore, non utilizzatelo perché rischiate davvero grosso anche se l’errore non lo avete commesso voi.