Un nuovo studio ha messo in luce che cosa può causare complicanze post operatorie e cosa bisogna fare per evitarle.
I risultati di un’operazione possono essere compromessi da complicanze post operatorie. Purtroppo non sono così rare come si potrebbe immaginare. Un nuovo studio ha portato alla luce cosa aumenta il rischio e come evitarle.
Non tutti lo sanno ma le complicanze post operatorie si verificano nel 30% dei casi compromettendo l’esito di un un intervento o, addirittura, mettendo a rischio la vita del paziente stesso. In situazioni di pazienti fragili la percentuale di complicanze post operatorie sale al 50%: questo significa che un’operazione su due è seguita da complicazioni che possono risultare fatali. Le più frequenti sono le complicanze cardiache, le polmoniti e i problemi intestinali. È possibile fare qualcosa per evitarle? A quanto pare sì: un nuovo studio ha dimostrato che si può giocare d’anticipo per prevenirle riducendo il rischio fino al 56%.
I ricercatori dell’università di Otago, in Nuova Zelanda, hanno esaminato e analizzato 12 studi che includevano 832 pazienti di età media di 66-67 anni. Costoro sono stati sottoposti ad un esperimento per cercare di capire quale fosse il modo più efficace per evitare complicanze post operatorie. I risultati non hanno lasciato spazio a dubbi.
Il modo migliore per evitare complicazioni di ogni genere è svolgere, nelle settimane antecedenti all’operazione, brevi allenamenti ad alta intensità, quelli che in gergo si chiamano HIIT: high intensity interval training. Allenamenti in cui si alternano – in media- 30 secondi di esercizi svolti ad alta intensità a 10 secondi di recupero. Questo tipo di allenamento allena il muscolo cardiaco riducendo la probabilità di spiacevoli conseguenze post operatorie.
Lo studio ha incluso tutti i tipi di interventi chirurgici, anche quelli che durano più di due ore e comportano perdite di sangue superiori a 500 ml, gli interventi chirurgici addominali, al fegato, ai polmoni, al colon-retto, urologici e misti. I medici che hanno condotto lo studio hanno precisato che un programma HIIT può migliorare in modo notevole la forma fisica e lo stato di salute di un paziente in sole 4-6 settimane, riducendo le complicanze postoperatorie e la durata della degenza. Molto spesso, infatti, le complicanze si verificano laddove lo stato di salute è già compromesso da chili di troppo o disturbi metabolici come ipertensione e colesterolo.
In particolare da questo studio è emerso che l’allenamento HIIT aumenta in misura significativa la capacità cardiorespiratoria, cioè la capacità del corpo di assorbire ossigeno per poi rilanciarlo ai muscoli e agli organi durante periodi prolungati di sforzo. “Tutti questi risultati suggeriscono che un periodo, anche di sole quattro settimane, di allenamento ad intervalli ad alta intensità preoperatorio può migliorare sostanzialmente i risultati dei pazienti e portare con sé notevoli benefici in tutte le popolazioni di pazienti”- hanno concluso gli scienziati coinvolti nella ricerca.
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