Cosa sappiamo sulla vitamina D? Sostanza fondamentale per il nostro organismo, ecco come capire se ne siamo carenti.
La vitamina D è una sostanza molto utile e preziosa, oseremmo dire fondamentale per il nostro organismo. Si tratta di una vitamina liposolubile, per lo più sintetizzata dal nostro corpo. Ma come facciamo a sapere che abbiamo una carenza di vitamina D? Ecco i sintomi che devono lasciarci pensare.
La vitamina D viene quindi accumulata nel fegato e si presenta in due forme: l’ergocalciferolo, che viene assunto con il cibo, e il colecalciferolo, che viene sintetizzato dal nostro organismo. Come detto, vi sono dei sintomi che possono celare una carenza. Ovviamente, in questo come in altri casi, vi suggeriamo sempre di affidarvi a medici e specialisti. I nostri consigli, peraltro forniti sulla base delle evidenze scientifiche, non vogliono, né possono, sostituirsi a ben più autorevoli pareri.
Dicevamo, quindi, che la vitamina D è perlopiù sintetizzata dal nostro organismo, attraverso l’assorbimento dei raggi del sole operato dalla pelle. E dicevamo inoltre che è molto utile, anzi, fondamentale, perché regola il metabolismo del calcio ed è assai utile nell’azione di calcificazione delle ossa. La vitamina D contribuisce inoltre a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.
La vitamina D non è particolarmente presente negli alimenti, se non nell’olio di fegato di merluzzo. Può essere integrata con prodotti specifici, ma, tendenzialmente, una buona e coscienziosa esposizione ai raggi solari può darci il fabbisogno necessario. A proposito, qual é il fabbisogno necessario di vitamina D? C’è innanzitutto da dire che varia a seconda dell’età, ma tendenzialmente possiamo dire che il fabbisogno giornaliero di vitamina D è di 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio. Le dosi possono variare e arrivare fino a 1.000 unità al giorno, qualora vi siano particolari condizioni (sempre da capire tramite un consulto medico).
I sintomi che ci dicono che abbiamo una carenza di vitamina D
Possiamo avere una carenza di vitamina D per via di una scarsa esposizione solare: questo accade, quindi, soprattutto a chi vive in luoghi dove gli inverni sono lunghi e freddi. Come detto, la vitamina D è scarsamente presente nei cibi, ma una cattiva alimentazione, che non tenga conto di pesce grasso come salmone e sgombro, tuorlo d’uovo, latte fortificato e alcuni tipi di funghi, può causare una carenza. La vitamina D scarseggia, peraltro, con l’avanzare dell’età.
La carenza di vitamina D può causare non pochi problemi nella calcificazione delle ossa con effetti che vanno dal rachitismo per i bambini alle deformazioni ossee di varia natura e una fragilità importante. Ovviamente coinvolti anche i denti, maggiormente esposti alle carie. In generale, tra i sintomi, segnaliamo affaticamento e mancanza di energia, ma anche debolezza muscolare e dolori articolari. Da non sottovalutare anche i cambiamenti dell’umore che possono sfociare persino nella depressione.
Questo per ciò che concerne la carenza. Attenzione, però, anche all’eccesso che può provocare una calcificazione diffusa a livello dei vari organi. I sintomi principali sono vomito, diarrea e spasmi muscolari.