Sapevate che c’è la possibilità di richiedere un bonus anti-spreco per riparare vestiti e scarpe? Ecco come richiedere il benefit.
È innegabile: siamo nel periodo storico del consumismo cosmico. Un sapore quasi leopardiano che definisce la nostra società del consumo veloce. Soprattutto per quanto riguarda il mercato dell’abbigliamento dove, appena un vestito o delle scarpe si rovinano un po’ ce ne sbarazziamo e corriamo subito ad acquistarne di nuovi.
L’antico uso dei nostri nonni di “mettere una pezza” per riparare, ai giorni d’oggi è stata persa del tutto. Fortunatamente, però, qualcosa sta cambiando: non solo per un senso nostalgico verso il passato, ma soprattutto perché è il nostro ambiente che ce lo chiede. È assolutamente urgente riprogrammare i nostri usi e abitudini e ragionare in un’ottica di riciclo, contro ogni spreco. Su questa idea, stanno nascendo tante iniziative virtuose.
A fare da apripista verso questa iniziativa è la Francia, già precursore per quanto riguarda il benefit sui dispositivi elettronici. Stavolta tocca al settore moda che è uno dei più colpiti dal consumismo in generale. Tutto nasce dal fatto che i prezzi sul mercato sono molto bassi per cui, spesso, costa meno ricomprare una maglietta che farla riparare da una sarta. Stesso discorso per le scarpe, tant’è che oggi la figura del calzolaio sta quasi del tutto scomparendo. Ma questo significa produrre più rifiuti e non far bene al nostro ambiente.
È per questo che la Francia ha così introdotto il “bonus réparation”, un’agevolazione da dare ai cittadini per incrementare il riciclo e il riutilizzo e fare del bene all’ecosistema. Dopo il benefit su elettrodomestici, pc, tablet e smartphone, i francesi hanno ben pensato al bonus per vestiti e scarpe che rientra nell’ambito della legge antispreco per un’economia circolare (Loi Agec).
L’iniziativa virtuosa è stata annunciata con orgoglio dalla ministra della Transizione Ecologica Bérangère Couillard che ha anticipato come il bonus anti-spreco sarà disponibile il prossimo autunno. In questa agevolazione saranno coinvolti ben 500 artigiani francesi che riceveranno la certificazione da parte di Refashion, organizzazione attiva nel settore tessile che è partner dello Stato francese.
L’esigenza è nata da un problema oggettivo: ogni anno i cittadini francesi buttano via 700mila tonnellate di indumenti, di cui circa due terzi finiscono in discarica, con un impatto devastante sugli ecosistemi. E così, come possibile soluzione al problema è nato questo benefit.
Il bonus per la riparazione oscillerà tra i 6 euro minimo, fino ad un massimo di 25 euro. Per quantificarlo si farà riferimento a che tipo di lavoro bisognerà sul capo o sulla calzatura: ad esempio per riparare una suola delle scarpe sono previste 8 ore di lavoro che hanno un costo diverso dal realizzare una fodera dei pantaloni oppure rammendare un buco di un pantalone.
Dopo la sperimentazione francese, speriamo anche di avere un bonus simile in Italia che porterebbe tanti benefici all’ambiente e alle attività di artigianato.
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