Chirurgia e medicina estetica, prima la salute e poi la bellezza, ecco alcuni segreti per non commettere errori

Chirurgia e medicina estetica in Italia ogni anno 300mila persone si sottopongono ad interventi di chirurgia estetica, a questi si vanno poi a sommare gli altri 500 mila trattamenti non chirurgici meglio noti come le classiche «punturine» di filler e di botulino. I dati registrati nel corso degli ultimi mesi mettono al primo posto in classifica tra le operazioni più richieste la mastoplastica additiva, intervento chirurgico a cui le donne ricorrono per l’aumento del seno. Un intervento importante ma non particolarmente difficoltoso; per questo motivo le donne solitamente non si affidano ad esperti ad hoc pur di risparmiare, sbagliando. Al secondo posto viene collocata la lipoaspirazione, con il ritocco alle palpebre ovvero la blefaroplastica. Tutti questi interventi dai meno ai più complicati richiedono delle mani esperte e dei centri qualificati. Rivolgersi a qualunque medico vuol dire accettare il rischio di conseguenze indesiderate anche fatali.

Chirurgia e medicina estetica, cosa fare per non sbagliare

La chirurgia e la medicina estetica per quanto possano includere interventi non invasivi o di poco conto, non sono da sottovalutare. Qualunque intervento è un’operazione a 360°, ciò significa che una volta fatta l’incisione non si può più tornare indietro oppure si può provare a farlo ma nulla torna come prima. La prima cosa da fare è informarsi attentamente per decidere in maniera consapevole a chi rivolgersi. Bisogna tenere conto di molti fattori, vantaggi, svantaggi, pro, contro, preparazione, professionalità e ovviamente anche rapporto di fiducia con il medico o il chirurgo in questione. Prima di decidere cosa fare solitamente si chiede un aiuto o un parere, se ci si affida a  persone non qualificate o di cui non ci si fida ciecamente, il rischio di sbagliare è veramente alto. In secondo luogo è consigliabile rivolgersi sempre a delle strutture conosciute ed accreditate dalla Regione. Alcuni ritocchi possono essere effettuati anche in ambulatorio, stiamo parlando ad esempio delle classiche punturine. Altri invece richiedono la sterilità della sala operatoria oltre che importanti garanzie per esempio la presenza di anestesisti rianimatori. Per quanto riguarda la mastoplastica la paziente è tenuta a richiedere al chirurgo l’etichetta delle protesi che indica tipologia, numero di serie e ditta produttrice. Stessa cosa vale per il botulino e per l’acido ialuronico, perchè il prodotto che deve essere provvisto del marchio CE. Come già detto molte persone per risparmiare si rivolgono a studi privati, piuttosto che cliniche accreditate perchè i costi sono estremamente bassi. Purtroppo però se da un lato questo potrebbe sembrare vantaggioso, dall’altro prezzi bassissimi nascondono qualcosa. Qualsiasi trattamento o intervento richiede l’utilizzo di prodotti e di materiali di elevata qualità che non possono essere gratuiti o sottopagati dallo stesso professionista. Per concludere è consigliato fare attenzione alla lettura del consenso informato che ogni paziente deve firmare obbligatoriamente prima di interventi.

Convalescenza, tutto ciò che c’è da sapere

Ma non finisce qui, perchè chi si sottopone ad interventi e ritocchini deve sapere che anche il post operatorio non deve essere sottovalutato e che non per tutti si evolve alla stessa maniera. Ci sono persone che si riprendono prima e che riescono a ritornare alla vita di sempre in fretta ed altre che invece hanno bisogno di più tempo e di maggiore attenzione. Per cui è consigliato chiedere informazioni e consigli al professionista al quale ci si rivolge per essere pronti e preparati a qualunque cosa. Infiltrazioni di filler e botulino ad esempio possono causare arrossamenti e lividi che solitamente vanno via in poche ore, ma non è certo che vada così perchè tutto varia da persona a persona. Nel periodo successivo all’intervento sono necessarie le visite post operatorie che rubano dell’altro tempo ma che sono indispensabili per il totale recupero in sicurezza.

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